di e con Sara Pezzolo
Performance all’interno del percorso/laboratorio il corpo politico che vuole pensare il corpo delle donne come mezzo di comunicazione e come mezzo politico. L’ intento, con questo progetto, è quello di provare a creare uno spazio per una possibile e civile negoziazione, per e tra donne. Il laboratorio crea un luogo per approfondire il dibattito su come superare e trasformare schemi, convenzioni e barriere sociali e culturali. Ci immergeremo in pratiche corporee, di movimento, pratiche sull’espressività e molto altro. Insieme affronteremo anche dibattiti teorici legati alle pratiche fisiche, condividendo l’evoluzione passo passo.
Insieme produrremo atti radicali, di rottura, in cui il corpo potrà diventare il mezzo con cui ci si esprime, malgrado per esso si possa essere giudicati. Il corpo può essere uno spazio a sé, faticoso, estremo e sperimentale, connesso inesorabilmente alla vita, teatro delle relazioni tra le persone. Scopriremo un corpo sovversivo nella sua esistenza, essenzialmente politico. L’intento del percorso il corpo politico, è dare la possibilità ad ognuna di provare a liberare la propria anima, risvegliare il proprio lato “Vìrāgo” (Donna provvista di requisiti di forza fisica, coraggio e risolutezza virili; donna accentuatamente mascolinizzata nel comportamento) che è dentro ognuna di noi. Insieme, tenteremo di riappropriarci del diritto di fare arte e con essa rivoluzionare ogni gerarchia esistente. Libere, guerriere e determinate.
Ingresso libero senza prenotazione